L’Intelligenza Artificiale (IA) è un tema che domina le conversazioni nel mondo digitale, ma la sua applicazione concreta, soprattutto nell’ambito della produzione industriale, rimane una sfida affrontata solo da pochi coraggiosi. 

Molte discussioni sull’IA possono sembrare più una moda temporanea che una vera esigenza. Tuttavia, con la crescente complessità delle operazioni industriali, l’adozione di soluzioni innovative diventa essenziale per rimanere competitivi sul mercato.

Ma come può l’intelligenza artificiale trasformare realmente il modo con cui le aziende si approcciano alla produzione industriale? L’IA è semplicemente una moda passeggera o rappresenta una vera rivoluzione digitale?

In questo articolo esploreremo in che modo le aziende si stanno approcciando ai nuovi strumenti, quali sono i trend della rivoluzione digitale e i settori di interesse.

AI e Industrial IoT: La Rivoluzione Digitale del 2024

Grazie all’integrazione sempre più profonda tra Intelligenza Artificiale (IA) e Internet of Things (IoT), emergono evidenze di un impatto significativo sulla efficienza operativa, sull’esperienza del cliente e sulla produttività in vari settori. Lo studio evidenzia come questa sinergia trasformi soluzioni semplici in strumenti di maggiore impatto e valore. Settori come l’industria automobilistica, l’industria in generale, i trasporti, le utility e le città intelligenti traggono benefici tangibili da questa convergenza.

Un esempio concreto di come l’IA e l’IoT si integrino è la manutenzione predittiva, la robotica avanzata e l’ottimizzazione dell’esperienza in auto. La combinazione di strumenti di intelligenza artificiale e IoT sta emergendo come uno degli elementi chiave per le aziende, come evidenziato nel report annuale sulle previsioni IoT per il 2024 di Telenor IoT e Omdia, intitolato “Navigating the Perfect Storm: AIoT to emerge as the defining enabler of digital transformation.

Mats Lundquist, CEO di Telenor Connexion e responsabile di Telenor IoT, afferma che l’AIoT diventerà la pietra miliare della trasformazione digitale. Questa convergenza non è semplicemente un’evoluzione, ma una vera e propria rivoluzione nel modo in cui le aziende operano e competono a livello globale. Il rapporto sottolinea l’urgenza di agire ora per capitalizzare appieno i vantaggi di questa convergenza.

Il 2024 vedrà quattro driver chiave per l’adozione dell’AIoT. In primo luogo, il 48% delle aziende darà priorità all’IA e al machine learning nelle implementazioni IoT, influenzate dai cambiamenti nelle dinamiche competitive. In secondo luogo, progressi nell’hardware, specialmente nei semiconduttori e nei processori AI Edge, forniranno una maggiore potenza di calcolo per l’integrazione dell’IA.

Un terzo elemento critico sarà l’ottimizzazione dei modelli di intelligenza artificiale, con gli sforzi per ridurre le dimensioni dei modelli algoritmici utilizzati che consentiranno un uso più diffuso dell’IA nelle applicazioni IoT.

Infine, l’IA generativa si fa strada, con il 38% delle aziende già adottato completamente o in procinto di implementarla, secondo lo studio “2024 IT Enterprise Insights” di Omnia. Solo il 10% delle aziende non mostra interesse in questa tecnologia, evidenziando una crescente consapevolezza dell’importanza dell’IA generativa.

Intelligenza artificiale generativa: esplorando le potenzialità dell’industria manifatturiera industriale

Programmare il viaggio verso la terra promessa dell’Intelligenza Artificiale (IA) richiede una visione chiara delle potenzialità nel contesto manifatturiero-industriale. Nel corso degli anni, la tecnologia tradizionale ha già dimostrato il suo valore in diverse applicazioni, come automazione dei processi, manutenzione predittiva, controllo qualità, supply chain, collaborazione uomo-macchina ed efficienza energetica. Tuttavia, il futuro si prospetta ancora più innovativo grazie all’avvento dell‘IA generativa.

Un recente studio di McKinsey evidenzia che il 60% delle aziende utilizza già strumenti GenAi, mentre il 40% prevede di aumentare gli investimenti. Questa nuova frontiera dell’IA trova applicazioni in settori cruciali come marketing e vendite, sviluppo di prodotti e servizi, assistenza clienti e supporto di back-office. Si tratta di un’iniziativa ancora agli inizi, ma le prospettive sono entusiasmanti.

I modelli generativi dell’IA permetteranno di gestire input complessi in modo più naturale, migliorando le interazioni uomo-macchina e rendendole simili a conversazioni reali. Questa evoluzione avrà un impatto significativo nella servitizzazione, con la possibilità che le aziende consegnino macchine “parlanti” agli utenti finali. Queste macchine potrebbero rispondere a domande specifiche sul loro stato di funzionamento e fornire indicazioni su eventuali anomalie.

Gli strumenti GenAI, caratterizzati da Large Language Models (LLM), offrono la possibilità di interagire con il patrimonio dati aziendale attraverso un linguaggio conversazionale, sia vocale che testuale. Questo arricchisce e estende il potenziale applicativo dell’IA nel manifatturiero, introducendo nuove opportunità di comunicazione e innovazione soprattutto in tre livelli applicativi futuri:

  • automazione back-office per una migliore produttività quotidiana
  • innovazione di prodotto/servizio con l’utilizzo di tecnologie incorporate come il generative design
  • innovazione dei processi e gestione della conoscenza, posizionando l’AI generativa come un partner nei processi d’innovazione aziendale.

L’adozione dell’Intelligenza Artificiale è un processo che deve essere attentamente articolato azienda per azienda. Le applicazioni sono numerose, dalla gestione acquisti alla supply chain, e l’AI generativa offre nuove opportunità per stimolare la creatività nell’ambito della progettazione.

E lato produzione?

Lato back-office e innovazione, l’intelligenza artificiale e l’intelligenza artificiale “generativa” rappresentano un supporto importante per massimizzare l’operatività dei processi aziendali. Ma come viene vista la presenza di questo strumento in ambito produzione in una comune PMI italiana? C’è molto scetticismo a riguardo, soprattutto quando si parla di AI che sostituisce gli uomini o le operazioni manuali. La chiave per capirne il valore è una sola e si chiama SUPPORTO.

L’IA deve essere vista a supporto degli uomini e non in sostituzione! È questo quello che ne differenzia l’utilizzo e il mindset opportuno per massimizzare gli sforzi e rendere i processi più fluidi.

Gli imperativi business per massimizzare il valore dell’intelligenza artificiale (IA) nel contesto manifatturiero, infatti, sono diversi e richiedono una strategia ben delineata. L’allineamento strategico è cruciale, poiché l’adozione dell’IA generativa deve essere integrata nella strategia complessiva dell’azienda. Identificare le aree in cui l’IA generativa può apportare valore, come l’automazione di compiti ripetitivi e la personalizzazione delle esperienze dei clienti, è essenziale per il successo.

Il cambiamento culturale è un passo necessario, poiché l’integrazione dell’IA generativa spesso richiede una trasformazione culturale all’interno delle organizzazioni. Fomentare una cultura di innovazione, sperimentazione e apprendimento continuo è fondamentale per adattarsi ai progressi tecnologici. Inoltre, lo sviluppo delle competenze è essenziale per preparare la forza lavoro alle sfide dell’IA. Investire in programmi di formazione riduce il divario di competenze e abilita i dipendenti a lavorare efficacemente con le tecnologie di intelligenza artificiale generativa.

Nel settore manifatturiero, l’IA generativa sta già lasciando un’impronta significativa in diversi ambiti applicativi:

  • Automazione e ottimizzazione dei processi: Robot autonomi con capacità di apprendimento automatico riducono i tempi di produzione e aumentano la qualità del prodotto, supportando l’uomo nell’esecuzione di compiti complessi
  • Manutenzione predittiva: L’IA implementa sistemi che monitorano costantemente le condizioni delle macchine, prevedendo quando è necessaria la manutenzione
  • Ottimizzazione della catena di approvvigionamento: L’analisi avanzata dei dati consente previsioni della domanda, ottimizzazione degli stock e miglioramento della pianificazione della produzione, riducendo gli sprechi e migliorando l’efficienza
  • Collaborazione uomo-macchina: L’interazione tra lavoratori umani e robot intelligenti migliora la flessibilità e la sicurezza nelle operazioni industriali
  • Ottimizzazione dell’energia e sostenibilità: L’IA analizza i dati di consumo energetico per identificare sprechi e implementare soluzioni che riducono l’impronta ambientale
  • Qualità e controllo del processo: Sistemi di visione artificiale e algoritmi di apprendimento automatico migliorano il controllo della qualità, riducono i rifiuti e garantiscono prodotti conformi agli standard più elevati

Let’s start with Zero

L’Intelligenza Artificiale non è solo una moda nel contesto della produzione industriale, ma rappresenta una vera e propria rivoluzione digitale. Le tecnologie IoT dimostrano che l’applicazione concreta dell’IA porta a miglioramenti significativi nei processi produttivi e contribuisce a una trasformazione completa verso l’Industria 4.0. L’IA non è solo un trend, ma una necessità per le aziende che vogliono rimanere competitive e all’avanguardia nella nuova era digitale 5.0.

Zerynth sta per lanciare Zero, l’assistente virtuale che supporterà gli utenti nell’esperienza nel sito web… ma non solo! La Zerynth Platform si sta arricchendo di una nuova features che non è solo un esempio di adozione dell’IA, ma anche di strumento integrato che nasce con l’obiettivo per migliorare processi produttivi e aumentare il valore dei prodotti industriali connessi nelle pmi italiane.

Sei curioso di scoprire di più? Guarda il teaser e SAVE THE DATE per il 15 febbraio!

Ciao sono Zero, il tuo nuovo assistente virtuale di fiducia! | Ci vediamo il 15 febbraio!
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About the Author: Angelica Puddu

Angelica Puddu
Angelica lavora nel team di marketing di Zerynth. È laureata in Informatica Umanistica e possiede quindi una prospettiva critica su come la tecnologia digitale stia diventando sempre più parte della vita quotidiana. Le piace gestire e organizzare progetti e, nel tempo libero, le piace frequentare laboratori teatrali e praticare sport.

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