In tema d’industria 4.0 le imprese italiane hanno colto al volo l’opportunità, migliorando le prestazioni delle loro imprese, le finanze generali e proteggendo l’ambiente. Scopriamo come. 

Con il termine industria 4.0 si indica una tendenza all’automazione industriale che integra alcune delle nuove tecnologie produttive per migliorare il lavoro, aumentare la produttività e la qualità produttiva degli impianti.

In realtà, osservando attentamente il panorama nazionale, spesso il termine  industria 4.0 viene confuso. È chiaro a tutti che si sta vivendo una vera e propria rivoluzione industriale, che sta già cambiando radicalmente il mondo dell’imprenditoria e della industria.

Comunemente siamo abituati all’uso di tecnologie altamente avanzate in campo di ricerca scientifica e non solo. Applicare le tecnologie IoT e i Big Data al mondo delle PMI italiane sembra impossibile eppure è proprio la trasformazione che sta avvenendo.

Rispondendo al cambiamento in atto in tutta Europa, anche per effetto delle Normative emanate in campo di monitoraggio energetico industriale, le imprese iniziano il loro viaggio verso macchinari in grado di apprendere, comunicare tra loro e interagire con l’uomo. Si affacciano al mondo dei Big Data, manifattura additiva e sfruttamento intelligente delle risorse energetiche. Utilizzando un termine solo, le imprese Italiane stanno facendo industria 4.0.

Tre rivoluzioni industriali

Il mondo è già molto affine alle rivoluzioni industriali, ne abbiamo affrontate ben tre nel corso della nostra storia. La prima è quella legata all’uso delle macchine a vapore, un mondo complesso, dove la forza umana iniziava ad essere sostituita dalle macchine convertendo vecchie figure lavorative in nuove più professionali.

La seconda rivoluzione industriale è direttamente collegata alla produzione di massa e la terza alla nascita dell’informatica ponendo le basi di quello che oggi chiamiamo industria 4.0. In questa quarta rivoluzione industriale le macchine non sono più semplici esecutrici di un processo ma sono interconnesse e capaci di comunicare elettronicamente utilizzando la rete (Industrial Internet of Things).

Stato e industria 4.0

È ovvio che il cambiamento non è sempre semplice e dobbiamo mettere in conto che la stragrande maggioranza delle imprese italiane ha una storia lunga anche più di 10 anni. Soprattutto il parco macchine, ad oggi, è composto anche di macchinari che non sono tecnologici ma che producono ottimamente e non hanno esaurito la loro carica di lavoro.

Evidenziamo anche che il passaggio alla tecnologia comporta delle spese economiche non indifferenti che in tempi di crisi globale porta ad un atteggiamento spesso restio da parte delle imprese verso l’investimento in tecnologia e nuovi macchinari, dato che quelli già presenti, anche se non altamente innovativi, ottengono risultati ottimali.

A questo però lo Stato Italiano ha pensato attentamente e per incentivare il cambiamento verso l’industria 4.0 ha emanato un bando che si pone l’obiettivo di favorire in particolar modo le PMI, che rappresentano ad oggi la quasi totalità del settore produttivo italiano.

Pregi e difetti della transizione

Come abbiamo letto finora l’industria 4.0 permette un miglioramento globale delle performance e del rendimento industriale. Ma cosa comporta nello specifico? Spesso è difficile acquisire degli insight sui processi industriali perché  manca la visibilità sui processi stessi e non sono presenti dei tool IoT che permettono di farlo.

La mancata ottimizzazione dei processi industriali comporta alti costi e rendono molto più laboriose le attività di reporting ma anche e soprattutto di notifica.

I vantaggi dell’industria 4.0 si traducono soprattutto in termini di produttività, dalla prototipazione alla produzione ogni aspetto è controllato, gestibile in tempo reale con una risposta alla crisi quasi immediata.

Immagina di avere un macchinario con un piccolo guasto. Questo è nascosto fino al momento in cui blocca la produzione e costringe il responsabile a preventivare molte spese per “aggiustare il danno”. L’industria 4.0 e le sue soluzioni evitao tutto ciò: grazie a sensori specifici è possibile estrarre i dati di produzione dei macchinari, inviarli al cloud e segnalare immediatamente alert e allarmi così da poter pianificare strategie adeguate per fermare il problema e risolverlo.

Manutenzione e riparazione sono così migliorate e ottimizzate con un risparmio economico evidente. Un altro beneficio dell’industria 4.0 è lo sfruttamento intelligente delle risorse energetiche al fine di evitare gli sprechi e salvaguardare l’ambiente come da Normative UE. Il monitoraggio energetico industriale vuol dire una riduzione effettiva dei consumi di energia e un conseguente risparmio economico.

La soluzione Zerynth

Come entrare a far parte ufficialmente del mondo Industria 4.0? Zerynth offre una soluzione IoT end-to-end completa, che comprende hardware, software e servizi cloud e che è in grado di monitorare macchinari di vecchia e nuova generazione.

Potrai così gestire i KPI dei tuoi macchinari e integrarli facilmente con gli altri software attualmente presenti in azienda. I nostri tool sono disponibili as-a-service, on-premise oppure su PC industriali dedicati, a seconda delle specifiche esigenze del tuo business.

La nostra piattaforma riduce i tempi d’implementazione utilizzando un edge device flessibile e modulare, insieme ad un ambiente di sviluppo Python/C facile da implementare.

Zerynth vanta un team di esperti IoT e garantisce un supporto dedicato durante tutta le fasi d’implementazione.

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About the Author: Lana Vukovic

Lana è una laureata in Lettere Classiche che si è stufata dei testi antichi greci e romani e ha deciso di dedicarsi alle nuove tecnologie.

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