Parlare di innovazione tecnologica al servizio delle sfide globali fa sempre tremare i polsi. Crea un feeling misto tra un senso di distacco dal mondo reale e la partecipazione alla trama di un colossal di fantascienza. Ma la vera sfida, a mio avviso, è quella di concretizzare l’idea di futuro che i policy makers e la società reale ci pongono davanti attraverso una strategia fatta di piccoli passi.

Nei giorni scorsi ho avuto l’opportunità di partecipare al G20 Innovation League – un evento dedicato all’innovazione e organizzato dal Ministero degli Affari Esteri nel quadro della Presidenza italiana del G20 – non solo in rappresentanza di Zerynth, ma anche di tutti i progetti imprenditoriali italiani che rispondono alle sfide di digitalizzazione del mondo industriale attraverso le tecnologie IoT e AI.

Ascoltando gli interventi che hanno preceduto le presentazioni delle startup, ho avuto la sensazione che le “sfide globali” – come healthcare, cleantech, smart mobility, e smart industry attraverso AI e IoT – saranno raggiungibili solo quando quel concetto di traction, richiesto incessantemente alle startup per dimostrare di saper “concretizzare” l’innovazione nel breve periodo, verrà applicato anche a livello dei policy makers e delle grandi organizzazioni di consulenza strategica.

Questo obiettivo lo ha confermato anche José Ángel Gurría Treviño, ex segretario generale dell’OCSE: affrontando il tema di come adattare e adottare la tecnologia nella società e nel mondo delle imprese, ha ribadito che la vera sfida sta nel supportare prima di tutto i milioni di piccole e medie imprese a trarne i benefici in maniera efficiente, efficace ed etica.

Tutto questo non può essere raggiunto senza un’attitudine di “scaricare a terra” l’innovazione che le startup tecnologiche globali hanno dovuto imparare sulla propria pelle per garantirsi la sopravvivenza e la traction sul mercato.

Della concretezza in Zerynth ne abbiamo fatto un mantra. Spinti dalla visione di un mondo dove la vita delle persone è semplificata grazie a processi aziendali digitalizzati, connessi e sostenibili, abbiamo realizzato una piattaforma IoT pensata per accelerare la trasformazione digitale del comparto industriale, indipendentemente dal grado di maturità e dalla dimensione delle imprese che la adottano.

Con il riconoscimento ricevuto quale migliore Startup dei paesi del G20 nella categoria IoT & Wearables, unica azienda italiana premiata, raccogliamo quindi – con entusiasmo e responsabilità – la sfida che i policy makers del G20 ci hanno lanciato.

Non prima dei dovuti festeggiamenti e celebrazioni assieme al fantastico team che sta dietro al progetto Zerynth.

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About the Author: Gabriele Montelisciani

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